Nel dicembre 1943 il titolare della Posta Militare 1 si recò a Roma per le pratiche di smobilitazione, necessarie per riprendere il servizio postale civile. In tale occasione rilasciò la seguente dichiarazione, dalla quale appare il suo timore di subire conseguenze amministrative per la sorte di parte del materiale soggetto a controllo:
[copia conforme]
Ufficio Stralcio
Posta Militare
Processo verbale
L’anno millenovecentoquarantatre il giorno undici del mese di dicembre in Roma il sottoscritto Ispettore A. PELLEGRINO ha ricevuto la seguente dichiarazione dal Sig. CRAVIOTTO UBALDO fu Antonio, titolare dell’Ufficio P.M. 1 in servizio civile a La Spezia.
A domanda dichiaro:
Nella notte fra l’8 ed il 9 settembre 1943 il Quartiere Generale della 4ª Armata dispose di sospendere il servizio, di preparare la cassa con i valori ed al massimo altre due cassette poiché l’Ufficio doveva spostarsi in tutta fretta. Con i mezzi di fortuna dei quali si poté fruire e dopo accorte escogitazioni, fu possibile attraverso penose peripezie, per [=far] giungere a Cuneo, anziché il poco materiale di cui sopra, tutto ciò che possedeva l’ufficio, compresi numerosi sacchi di corrispondenza.
Mentre a Cuneo si stava procedendo al versamento della cassa, dei valori e del materiale alla Direzione Provinciale P.T., un ordine perentorio, disponeva per il trasferimento dell’ufficio P.M. 1 a Bra, spostamento che venne eseguito trasportando ogni cosa di pertinenza dell’ufficio in detta località.
Ivi giunti, nella notte stessa venne segnalato l’arrivo dei tedeschi. Presi accordi e consigli dal Ten. Col. Borgiotti, Direttore della P.M. 4ª Armata, l’autocarro sul quale erano caricati i cofani ed i cassoni con altro materiale venne fatto proseguire per Sommariva, località ancora tranquilla.
La cassa ferrata contenente i valori ed i bolli, venne trattenuta a Bra assieme ad altra cassa grezza contenente stampati contabili, ecc.
Il mattino seguente, con grave rischio personale, la cassa veniva versata all’ufficio P.T. di Bra perché la facesse proseguire in custodia presso la Direzione di Cuneo [...]
Io
sottoscritto, Cararia Bruno fu Libero, ufficiale esecutivo di 2ª classe
presso l’ufficio di Venezia Stazione, sono stato mobilitato col grado
di sottotenente militarizzato il 10 giugno 1940, quale addetto
all’ufficio di P.M. 1 della 4ª Armata fino al novembre 1942, con le
mansioni di controllore da quella data allo scioglimento dell’ufficio.
L’ufficio
è stato abbandonato la mattina del 12 settembre 1943 nei locali della
scuola elementare di Brà (Cuneo), dove avevamo ripiegato da Sospel (Alpi Marittime) con la Direzione P.M. 4ª Armata, per ordine ed assieme al
Comando d’Armata che si fermò a Caraglio (Cuneo).
L’ufficio non
funzionava dalla sera dell’8 settembre 1943 perché dalle prime ore del
giorno 9 ebbe inizio l’ordinato ripiegamento [...] Tutto il materiale,
la cassa ed i documenti portati con noi da Sospel erano sotto la
sorveglianza delle forze armate germaniche (che però non erano entrate
nei locali della scuola perché chiusa e non si trovava il caporale che
ne aveva in consegna le chiavi) le cui forze limitate a tre carri armati
e pochi soldati potevano solamente limitarsi, data la vastità della
cittadina, ad un servizio continuo di sorveglianza a mezzo pattuglie.
Nella
notte dal 10 all’11 settembre avevamo tentato, il 1° Tenente sig.
Craviotto Ubaldo ed io, di portare la cassa e i documenti a Cuneo,
presso quella Direzione Provinciale, ma lungo la strada il nostro
furgoncino fu una prima volta fermato da un soldato tedesco che ci
lasciò proseguire dopo essersi accertato trattarsi di P.M., una seconda
volta dai carabinieri di uno sbarramento, sorvegliati da una pattuglia
germanica, cosicché, saputo dai tedeschi e dai carabinieri che il
proseguire era inutile, ritornammo al nostro punto di partenza.
Nel
pomeriggio del giorno 11, approfittando di una persiana un po’ sollevata
e rompendo un vetro, potei entrare nella scuola e, poiché la cassa era
chiusa a chiave in un locale che io non potevo aprire non avendone i
mezzi e non potendo fare eccessivo rumore a causa della sorveglianza
tedesca, aprii una porta a persiana che metteva in comunicazione la
scuola col vicino ginnasio e con l’abitazione del custode (porta che non
si poteva aprire che dalla scuola elementare) e la lasciai sollevata
quel tanto che bastasse per strisciarvi sotto. Il sig. Ten. Col.
Borgiotti poté con questo mezzo entrare in una delle notti successive,
ricuperare i valori, i documenti e la cassa che trasportò con se a
Torino, dove eseguì tutte le operazioni di chiusura ed i versamenti di
cui portò i documenti all’Ufficio Stralcio della Direzione Superiore
P.M. di Roma [...]
Un’accurata relazione fu quell’inviata nel marzo 1944 all’Ufficio stralcio P.M., a Roma, dal sottotenente Ermanno Lucchetti, conseguente alla sua decisione di riprendere il servizio civile [...] Nella notte fra l’8 ed il 9 settembre, dopo l’annuncio dell’armistizio, la P.M. 1 ebbe l’ordine dal comando della Quarta Armata di caricare sugli autocarri il materiale più importante della posta e tenersi pronti per la partenza da Sospello a Caraglio (Cuneo). La mattina del 9, per ordine del comando Quarta Armata, gli autocarri vennero riscaricati e messi a disposizione del comando stesso mentre il materiale della posta veniva caricato su vagoni che nel pomeriggio, agganciati ad un treno passeggeri partirono per Cuneo. Noi ufficiali della P.M., raggiungemmo Caraglio in serata con mezzi di fortuna [...]
Dopo
la cessazione delle ostilità in Italia pure il sottotenente Corradino
Mortella, già addetto alla Posta Militare 1, rispose ai quesiti della
Sezione Postale S.M.R.E., tramite la Direzione provinciale di Milano:
[dattiloscritto originale]
AL DIRETTORE DELLA RAGIONERIA POSTE
SEDE [Milano]
Riferimento Vos. Lettera del 12/6/45.
1) MORTELLA CORRADINO di Arturo, impiegato ausiliario, è stato militarizzato alla P.M. col grado di sottotenente.
2)
Mobilitato il 10 Febbraio 1943 ed addetto alla P.M. 15 dislocata a
Carcare (Savona) - Successivamente, nel luglio 1943, trasferito alla
P.M. 1 dislocata a Mentone ed alla fine di agosto a Sospel.
3) La notte dall’8 al 9 Settembre 1943.
4)
La stessa notte il Titolare Ten. Craviotto fece chiamare il
sottoscritto, che dormiva nella camera dove era alloggiato, per
collaborare al carico del materiale d’ufficio che sarebbe stato
trasferito in Italia sempre al seguito della 4ª Armata.
I lavori di
carico si protrassero fino al tardo pomeriggio del 9 Settembre ed il
materiale non fu possibile caricarlo tutto sulla tradotta in partenza
per Cuneo né sugli automezzi scarsi e non tutti efficienti
dell’autocolonna. Mentre il sottoscritto si attardava per assicurare il
carico del materiale sulla tradotta, i componenti l’ufficio erano parte
già in viaggio di ritorno e parte già a Cuneo. All’incalzare dei
tedeschi il sottoscritto cercò di rientrare in Italia ed, usufruendo
degli ultimi mezzi dell’autocolonna, raggiunse Cuneo di notte dove non
gli fu possibile rintracciare colleghi e Titolare, né il Comandante il
Quartiere Generale [...]
8) Degli appartenenti all’Ufficio P.M. 1 il
sottoscritto non può fornire informazioni esatte essendo stato ultimo
ivi assegnato [...]
In fede
Mortella Corradino
Milano 16 Giugno 1945
[...]
Presso
l’Ufficio Posta Militare 1 prestava servizio il caporale militarizzato
Natale Muttini che così rispose ai quesiti rivoltigli dopo la fine delle
ostilità:
[autografo]
Io sottoscritto Muttini Natale di
Giovanni agente ausiliario militarizzato col grado di caporale il
24-8-1942 all’Ufficio P.M. 1 abbandonò detto Ufficio in data 14
Settembre 1943, ad ordine del Ten. Col. Borgiotti Mario Comandante la
Direzione Posta Militare della IV Armata, leggendo una circolare agli
ufficiali e soldati ancora presenti.
L’Ufficio in quel periodo non
era efficente essendo arrivati verso le 18 del giorno 9 Settembre, e si
era scaricato ancora poco materiale, il rimanente era rimasto sul
camions che alla notte partì alla volta di Cuneo e si incendiò; seppi
questo da ufficiali rimasti, che il S.Ten. Giliberti, partito a bordo
del camions aveva telegrafato da Cuneo [...]
I componenti l’ufficio
P.M. 1 erano un tenente (che non ricordo il nome) ch’era da poco venuto
in sostituzione del Capitano De Lorenzo, S.Ten. Cararia S.Ten. Giliberti
S.Ten. Mortella
caporale Bertelloni.
Molano 21-6-1945
Muttini Natale Agente ausiliario
Ventimiglia (IM): una vista sulla Val Roia |
Interessanti relazioni sono quelle rilasciate da due ufficiali militarizzati ed un agente in servizio presso la Sezione Smistamento dell’Ufficio Posta Militare 1, ricostituita a Mentone alla fine d’agosto, in conseguenza del trasferimento a Sospello dell’ufficio principale. Ecco le dichiarazioni del sottotenente Mario Falcone:
[autografo]
[...]
Il sottoscritto S.Ten. Militarizzato Falcone Macario di Francesco della disciolta P.M. 1, sbandato dal 9 settembre 1943, trovasi in Lucera a disposizione della Direzione Provinciale PP.TT. di Foggia; in virtù della circolare 29 marzo 1944 N° 9/1903-203/Serv. di prot., risponde alle domande richieste: 1° Falcone Macario, di Francesco e di De Pierro Vittoria, Impiegato Ausiliario, Sottotenente. 2° 16 febbraio 1943 ufficio P.M. 1. 3° L’ufficio si è sciolto in data 14 Settembre 1943 in Brà (Cuneo) e in tale data trovatasi unito alla Direzione Postale Militare e ad altre Poste Militari della 4ª Armata. 4° L’ordine fu ricevuto verbalmente dal Ten. Col. Mario Borgiotti, il quale ricevette a sua volta ordine di sciogliere le Poste Militari della 4ª Armata. 5° L’ufficio di P.M. 1 in seguito all’armistizio ha eseguito regolarmente la ritirata con tutto il materiale dell’ufficio; i valori furono versati alla Direzione Provinciale di Cuneo mentre contabilità, carteggi e materiale in carico furono spediti alla P.M. 9 a mezzo assicurate di servizio [...] Si presume che tutti abbiano raggiunto le loro residenze e le informazioni su per giù sono uguali a quelle del sottoscritto.
Lucera, 29 aprile 1944
S.Ten. Mil. Falcone Macario, Impiegato Ausiliario della Direzione Provinciale di Milano, dipendente
come sbandato della Direzione Provinciale di Foggia
Questa risposta al questionario, peraltro molto sintetica, provocò il richiamo del Falcone come appare dal seguente verbale d’interrogatorio del 25.6.44:
[copia conforme]
CENTRO INTERROGATORI MILITARI PROVENIENTI DAI TERRITORI OCCUPATI
L’anno Millenovecentoquarantaquattro, addì venticinque del mese di Giugno
SIA NOTO che la sottonotata Commissione, composta da: [...]
ha proceduto all’interrogatorio del S.Ten. Militarizzato Falcone Macario di Francesco, nato il 4 Ottobre 1910 a Foggia, residente con la famiglia in Lucera (Foggia), Distretto Militare Foggia, secondo anno Istituto Tecnico Superiore (Geometri), attualmente in sosta al Comando Tappa di Lecce, il quale riferisce come segue:
L’8 Settembre 1943 effettivo, al Quartier Generale R.O. della 4ª Armata, mi trovavo distaccato in Mentone quale ufficiale militarizzato addetto della Posta Militare Uno, assieme al S.Ten. Giliberti Luigi, a un carabiniere del Nucleo Postale ed alcuni soldati per lo smistamento dei dispacci postali provenienti dall’Italia per le diverse Poste Militari dislocate in territorio francese.
L’Ufficio principale di P.M. 1 era dislocato a 22 Km da Mentone e propriamente a Sospel (Francia).
Durante la notte dall’8 al 9 Settembre e propriamente alle ore 2,30 venni svegliato dal carabiniere Miotto Arturo, il quale mi comunicò che il titolare della P.M. 1 (Primo tenente Craviotto Ubaldo) aveva telefonato dando ordine di ripiegare immediatamente e raggiungere nel più breve tempo possibile l’ufficio in Sospel. In brevissimo tempo fu caricato su due camion, che avevamo a disposizione per lo svolgimento del servizio, tutto ciò che avevamo di materiale di ufficio, gli effetti postali e tutti gli uomini che facevano parte. Alle ore tre partivo per Sospel e raggiungevo l’ufficio principale alle ore 4,30. Tutto avvenne regolarmente senza disturbi da parte dei tedeschi. Nel pomeriggio dello stesso giorno alle ore 15,30 per ordine del Comando della 4ª Armata siamo partiti per ripiegare, attraverso il Col di tenda, in Cuneo, giungendo alle ore 18,30.
Il Titolare della Posta Militare Uno, ricevette ordine dal Comando della 4ª Armata di far immediatamente mettere in borghese tutti gli ufficiali addetti a tale ufficio e di attendere ulteriori ordini. Io ho eseguito gli ordini ricevuti. In Cuneo, il titolare della Posta Militare 1, in attesa di ordini, secondo disposizioni interne regolamentari, provvide alla salvezza di tutto il materiale di ufficio [...]
Mentone: il Municipio |
Dichiarazione rilasciata anche dall’agente militarizzato, il caporale Paolo Bertelloni, dopo la fine del conflitto e in risposta ai quesiti della Sezione postale dello S.M.R.E.:
[autografo]
Carrara 10-6-45 [...] III L’Ufficio lo lasciai il giorno 9 settembre 1943 IV L’ordine di lasciare L’Uff. P.M. 1 Ufficio smistamento, come eravamo noi di posto a Mentone, avvenne di notte dell’8 e dopo mezzanotte, si partiva per raggiungere l’Ufficio, che venne per ordine del capitano, osia I tenente capo Uff. che si trovava a Sospello Francia V Noi dell’Uff. smistamento di Mentone eravamo sempre in efficenza quando si ebbe l’ordine di lasciare l’Ufficio, avevamo che pochi sacchi ordinari, e con una Macchina che era a disposizione dell’Uff. si caricarono e furono portati a Sospello, e pochi banchi perché francobolli e carte valori erano a Sospello dove tutto l’Ufficio era stato trasferito 15 giorni prima e io e un S.Ten. rimasti a Mentone solo per smistamento corrispondenza da Ventimiglia Mentone, e Mentone per altri uff. della P.M. Se è stato distruto qualcosa, osia cifrari bolli carte valori danaro contabilità io non potevo sapere, perché tutta quella merce si trovava in mano della Direzione P.M. 69 [=169] di Buauglié [=Beaulieu-sur-Mer] Francia, che la comandava un Ten. Col. un Magg. un capitano, che poco li conoscevo, a Sospello, loro con le sue macchine finirono di caricare il matteriale della P.M. 1 che già erano cariche di quello della Direzione e si avviarono tutti gli ufficiali con le macchine a Cuneo, da cuneo seppi che la posta ord. fù lasciata lì, e tutto l’altro matteriale, fu portato a Brà dove avevano l’intenzione di impiantare colà gli uffici, noi due caporali Bertelloni Paolo e Muttini Natale lui che facceva servizio a Sospello, si raggiunse Cuneo in treno, invece il materiale fu scortato sempre da ufficiali in torpedoni [...] Agente ausiliario Paolo Bertelloni Uff. PP.TT. Principale
Carrara Apuania [...]
Aldo Cecchi, Le vicende degli uffici postali militari italiani all'8 settembre 1943 in Istituto di Studi Storici Postali "Aldo Cecchi" onlus