domenica 13 dicembre 2020

Già notati svariate volte gruppi di ribelli armati

Dolceacqua (IM): Cappella dell'Addolorata

L'11 corrente, da certo Secondo BOSIO, residente in Ventimiglia, è stato catturato un colombo viaggiatore che portava un messaggio dei ribelli diretto alle autorità militari inglesi.
Si unisce copia del messaggio
Notiziario della Guardia Nazionale Repubblicana (G.N.R.) del 28 maggio 1944, p. 21, così come da pubblicazione in Fondazione Luigi Micheletti.
 

Il Comando delle Brigate Nere ha una vasta rete di spionaggio che fornisce informazioni sui movimenti e sull'ubicazione delle formazioni partigiane.

Nel mese di giugno 1944 il predetto Comando ha a sua disposizione molte notizie sulla situazione numerica dei garibaldini e ne traccia un prospetto:

Rocchetta Nervina (IM)

«... Zona di Rocchetta Nervina
Già notati svariate volte gruppi di ribelli armati, in località Monte Forquin, al passo Mairige, a Monte Abellio; tutti provenienti dalla località Testa d'Alpe.

Airole (IM): uno scorcio di Val Roia

Zona di Airole
Notati gruppi di avvistamento a quota 677, quota 563 e presso il chilometro 10 della strada Ventimiglia-Airole.

Zona di Dolceacqua
Circa 70 ribelli armati trovansi nei pressi della Cappella dell'Addolorata, tra Dolceacqua e Monte Belgestro. Pare che altri gruppi di ribelli pure armati si trovino sulla cispluviale tra Roverino (Val Roja) e Camporosso (Val Nervia). Notati gruppi di avvistamento al chilometro 9 della strada Dolceacqua-Isolabona ed alla q. 370.

Isolabona (IM)

Zona di Isolabona
Notati gruppi di avvistamento e di sbandati presso il monte Morgi e presso la Cappella Marra a q. 577.

Pigna (IM): Corso De Sonnaz

Zona di Pigna e Castelvittorio
Accertata presenza di ribelli armati con armi automatiche e mortai e armamento individuale a Monte Gouta, Colle Venoso, Regione Grai, Margheria dei Boschi e monte Giardino. Il numero di questi è complessivamente di circa 800. Gruppi di avvistamento a monte Altomoro e Madonna di Campagna a q. 477, a Madonna Passoscio. Altri gruppi sparsi di circa 50 e 80 uomini armati sono stati visti a Buggio, Colle Prealba, a Monte Toraggio, a Monte Mera, a Monte Lega, con gruppi di avvistamento a quota 440, a Madonna del Carmine, a Madonna di Lausegno e nel paesetto di Orvegno, vicino a Monte Lega.

Apricale (IM): la strada provinciale

Zona di Apricale
Gruppi di sbandati notati, armati, a Monte Ruscarin, Monte Calvaria e a q. 300.

Vallebona (IM): alture di ponente

Zona di Vallebona e Seborga
Visti sostare diverse volte, presso il Passo del Bandito q. 703, gruppi di sbandati armati della forza di circa 20 - 30 elementi.    

Zona di Baiardo - Perinaldo e Ceriana
Accertata presenza di circa un centinaio di ribelli armati a Monte Mera; pure un centinaio a Monte Caggio, con gruppetti di avvistamento al chilometro 8 ed al chilometro 11 della strada Vallebona-Perinaldo. Sono stati visti transitare diverse volte, da San Romolo in direzione di monte Bignone, gruppi di 20 e 30 elementi di ribelli armati. Accertata presenza di due gruppi di circa 40 ribelli a Monte Ceppo e a Monte Cavanello, con gruppi di avvistamento al Passo di San Bernardo. Notati pure nuclei di ribelli armati a Baiardo nella villa Maiffret, nella galleria rifugio della villa e nella boscaglia adiacente. Accertata la presenza di un gruppo di circa 25 ribelli armati a Fascia d'Ubaga e a monte Merlo con gruppi di avvistamento a quota 536, quota 485, al chilometro 10 ed al chilometro 6 della strada Sanremo-Ceriana [...]».

Dagli incompleti dati in possesso del nemico, seppur non tutti attendibili e molti indubbiamente inesatti, si può valutare la possibilità di lotta della nostra Resistenza in quel periodo in cui l'entusiasmo saliva alle stelle ed in ogni valle risuonavano le canzoni partigiane.

Sul finire del mese di giugno del 1944, avviene un cruento combattimento sostenuto dal 16° distaccamento, che potrebbe anche essere ricordato come «La prima e l'ultima battaglia»; la battaglia cioè di un distaccamento appena costituito che si batte con grande coraggio, infligge gravi perdite ai Tedeschi e subisce, a sua volta, un rastrellamento tanto feroce, e giorni di martirio da non poter più essere ricomposto. I bravi giovani superstiti passano, quindi, a far parte di altri reparti. Noi, invece, il combattimento lo intitoliamo al nome della località presso cui si verificò e diciamo: «La battaglia di Sella Carpe».

Carlo Rubaudo, Storia della Resistenza Imperiese (I Zona Liguria) - Vol. II. Da giugno ad agosto 1944, edito a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia, Imperia, Dominici Editore, 1992

Pagina 33 del Notiziario GNR del 24 giugno 1944 cit. infra - Fonte: Fondazione Luigi Micheletti

Il 20 corrente, verso le ore 17,30, banditi armati irruppero in Castelvittorio e, dopo aver bloccato tutte le strade di accesso al paese, penetrarono nella casa comunale dove bruciarono i manifesti e le bollette esattoriali, asportando una macchina da scrivere. Successivamente si portarono nell'ufficio postale ove danneggiarono l'apparecchio telegrafico, rendendolo inservibile. Infine si presentarono in diversi negozi di commestibili, asportando complessivamente 15 quintali di generi alimentari. Nell'allontanarsi costrinsero certo Bruno Rebaudo a seguirli [...].
Notiziario della Guardia Nazionale Repubblicana del giorno 24 giugno 1944,
p. 33, così come da pubblicazione in Fondazione Luigi Micheletti